Tecnica e Gusto:
Colore giallo, con riflessi "verdastri" che ricorda le gamme cromatiche proprie del miele millefiori.
Schiuma leggera e poco persistente. Il profumo ricalca in pieno le sensazioni percepite alla vista: il sentore del miele, di fiori di campo sono bene abbinati all’acidità data dalla ricetta… quindi già i profumi anticipano una birra acidula, certo, ma ben equilibrata e sicuramente profumata.
Veniamo al gusto: nessuna sorpresa!!! L’acidulo è sicuramente una caratteristica propria della scarampola n°8 in questione. La carbonazione è decisa con un perlage fine, sottile, che non rischia di coprire il carattere di una birra con personalità e ben riconoscibile. Ci azzardiamo a pensare ad una luppolatura prevalentemente aromatica, considerato la quasi assenza di amaro, nella sua degustazione.
Un plauso va, quindi, alla ricetta e alla sua esecuzione. L'impiego delle scorze di chinotto proveniente dal presidio Slow Food di Savona, non hanno un significato solo qualitativo, ma rendono al prodotto la sua giusta collocazione in un mercato, quello delle birre artigianali, sempre più differenziato, raffinato ed in continua evoluzione. Quindi, non solo una bianca, ma un ottima interpretazione del genere, che con i suoi 4,8°C non rischia di essere né banale né sopra le righe.
Consigliamo abbinamenti, considerato la freschezza della birra in questione, con pesci grassi quali salmone, sgombro o anguilla, cucinati magari al cartoccio o al vapore.
Da provare!